Polpa o gleba
La parte interna del tartufo si chiama polpa o gleba, è percorsa da venature che le danno un aspetto caratteristico, marmorizzato. Da giovani, quando sono immaturi, la polpa dei tartufi è completamente bianca e le venature miceliari si notano appena, poi, progredendo con la maturazione, assume gradatamente il suo colore caratteristico. Nella determinazione dei vari individui, il colore, assieme alle venature miceliari della gleba, è un elemento di riconoscimento molto importante.
La gleba, infatti, quando i tartufi sono a piena maturazione, può essere nera, per il Tuber brumale, nero-violacea, per il Tuber melanosporum, grigio-purpurea, per il Tuber macrosporum, bianca, con varie gradazioni di nocciola o con sfumature rosate, per il Tuber magnatum, o bruna per il Tuber rufum.
La gleba, vista in sezione, si presenta percorsa da due tipi di venature: quelle chiare, generalmente biancastre, dette venature esterne o vene sterili, e quelle più scure, dette venature di trama o vene fertili. Immerse nella gleba, si trovano ascospore in grandissimo numero, distribuite in alcune specie in modo disordinato, in altre, invece, sono concentrate maggiormente in prossimità delle vene aerifere.