Choiromyces meandriformis Vitt.

Detto tartufo dei maiali

Il Choiromyces meandriformis è un fungo ipogeo abbastanza comune in tutta l’Europa continentale. È conosciuto in Russia, Polonia, Germania, dove viene consumato dopo la cottura. Nel Bresciano è presente in molti boschi dell’arco prealpino e alpino ed è stato rintracciato fino ad un’altitudine di 850 metri sul livello del mare, a tutte le esposizioni al sole.

Le piante simbionti sotto cui è stato raccolto prevalentemente sono: il faggio, il salice, il pioppo tremulo, il pioppo bianco. È una specie comune e, spesso, viene confusa con il tartufo bianco pregiato. Anche nel Bresciano è stato sovente raccolto e consumato. Scambiato per Tuber magnatum, in quanto matura negli stessi periodi, ha causato disturbi intestinali. Questa confusione è sempre avvenuta a opera di gente inesperta, che non ha mai visto il tartufo bianco pregiato, né sentito il suo profumo caratteristico e inconfondibile. È considerata specie tossica.

Carpoforo – tuberiforme, bitorzoluto, rotondeggiante. Le sue dimensioni variano da quelle di una noce a quelle di una grossa arancia, eccezionalmente anche superiori; sono stati raccolti alcuni esemplari dal peso di oltre 500 grammi.
Peridio – liscio, solcato da smagliature biancastre. Il colore è bianco, se immaturo, ediviene giallo-rossastro a completa maturazione.
Gleba – ha un colore che varia dal biancastro al paglierino più o meno intenso, solcata da venature miceliari circonvolute, meandriformi.
Profumo – a maturazione emana un odore caratteristico, forte, acido e nauseante, ben diverso da quello armonioso e fragrante del tartufo bianco pregiato.