Tuber aestivum Vitt.

Chiamato volgarmente scorzone, maggengo, tartufo estivo

Il Tuber aestivum, comunemente chiamato scorzone o tartufo d’estate, come la varietà uncinatum, è presente in molti Paesi europei, tra cui la Francia, la Germania, la Svizzera, la Spagna ecc. In Italia, si raccoglie prevalentemente in Umbria, Toscana, Lombardia, Veneto, Lazio, Marche, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, ecc. In provincia di Brescia, è presente un poco ovunque: è stato rintracciato in Valle Trompia, in Valle Camonica, in Valle Sabbia, in Valtenesi, nell’Alto Garda ed in molte altre località. Il Tuber aestivum, si raccoglie ad un’altitudine che va dai 100 ai 5-600 metri, mentre, ad altitudini superiori, sembra prevalere la forma uncinatum (V. Vezzola, 1995; Gardin, Baglioni e altri, 1997).

A differenza di altre specie, esso riesce a svilupparsi ed a fruttificare in vari tipi di terreno, sia in terreni leggeri, sabbiosi, tipici del Tuber melanosporum, che in terreni  umidi, e di età geologiche diverse. Questa specie si può raccogliere a qualsiasi esposizione al sole, ma, generalmente, preferisce terreni ombreggiati o semi-ombreggiati, ai bordi di boschi o radure.

Il periodo di maturazione inizia già a maggio, raggiungendo l’apice nel mese di luglio; poi, lentamente, regredisce, terminando la sua produzione verso la fine di agosto. Il Tuber aestivum si associa preferibilmente alla roverella (Quercus pubescens), carpino nero (Ostrya carpinifolia), nocciolo (Corylus avellana), leccio (Quercus ilex).
In base al Regolamento Regionale, la raccolta per le province di Bergamo, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Sondrio, Varese è permessa dal 15 luglio  al 30 novembre, mentre in provincia di Brescia, in base alla deroga concessa dalla Regione, inizia il 1° giugno e termina il 30 novembre.

Carpofori – le dimensioni variano da quelle di una nocciola a quelle di una grossa arancia, eccezionalmente anche superiori; alcuni esemplari sono stati raccolti del peso di 700 grammi.
Peridio – il peridio o scorza è grossolanamente verrucoso, con verruche piramidali grosse, appuntite, di colore bruno nerastro.
Gleba – la gleba o polpa è di un colore biancastro, che varia dal paglierino al nocciola, più o meno intenso in base anche al grado di maturazione. La venatura miceliare è fine, ravvicinata.
Profumo – a piena maturazione emana un profumo caratteristico, che richiama quello fungino.