Tuber brumale Vitt. forma moschatum De Ferry

Chiamato volgarmente tartufo moscato

Il Tuber brumale Vittad. forma moschatum De Ferry, o tartufo moscato, a differenza del T. brumale, ha un areale di diffusione molto più ampio; infatti, si può trovare sporadicamente in tutti i boschi del Bresciano. È stato raccolto ad una altitudine che va dai 70 ai 1200 metri s.l.m., prevalentemente in terreni ricchi di carbonati, freschi, profondi.

Le piante simbionti con cui si associa sono numerose e le più importanti sono: carpino nero, nocciolo, cedro deodora, faggio, ecc. A differenza del Tuber brumale , nelle zone di raccolta non si nota la scomparsa della vegetazione erbacea e sovente, è stato raccolto sotto la vegetazione arbustiva,  nelle stesse stazioni di crescita del Tuber aestivum, ma sempre ai bordi esterni delle stesse. Il periodo di raccolta, in base al Regolamento Regionale, inizia il 15 novembre e prosegue fino al 15 marzo. In provincia di Brescia è considerato di scarso interesse e, pur essendo raccolto, non ha un commercio vero e proprio.  Viene chiamato tartufo moscato per il suo odore pungente di muschio e di noce moscata.

Carpofori – generalmente a forma globosa, rotondeggiante, dalle dimensioni di una noce, raramente più grossi.
Peridio – è di colore nero-corvino, con verruche piccole appiattite e si stacca facilmente dalla gleba con la pressione delle dita.
Gleba – di colore inizialmente grigiastro, diventa nera a maturazione completa. È solcata da evidenti venature miceliari biancastre, ben distanziate tra loro.
Profumo – tipico caratteristico pungente, che ricorda quello della noce moscata. Dopo raccolto deve essere consumato in fretta, perché perde il suo profumo molto velocemente.
Sapore – gradevole, tipico.