Tuber brumale Vitt.

Chiamato volgarmente tartufo nero comune d’inverno

Il Tuber brumale Vitt. è una specie poco frequente in provincia di Brescia; infatti poche sono le stazioni note di crescita spontanea. È stato trovato ad un’altitudine che va dai 70 ai 450 metri s.l.m., in stazioni generalmente esposte a sud, sud-ovest, associato preferibilmente a roverella, carpino nero e leccio. Cresce negli stessi luoghi del Tuber melanosporum, ma, a differenza di questo, preferisce zone più fresche ed ombreggiate. Anche il periodo di maturazione, che va da gennaio a tutto marzo, coincide con quello del nero pregiato. Dove cresce, si formano i caratteristici pianelli con la mancanza di vegetazione erbacea.

Pur essendo di scarso interesse, è una specie che si presta bene ad essere coltivata. Sia in alcune stazioni del comune di Gardone Riviera che all’interno delle mura del Castello della città di Brescia, sono stati raccolti magnifici esemplari di questa specie; alcuni di essi superavano anche il peso di 300 grammi. In base al Regolamento Regionale, la raccolta inizia il 1° gennaio e termina il 15 marzo.

Carpofori – a forma generalmente rotondeggiante, hanno dimensioni che vanno da una noce ad una grossa arancia.
Peridio – è decisamente nero, più scuro rispetto a quello del Tuber melanosporum, con verruche grosse appuntite.
Gleba – inizialmente di colore grigiastro, diventa completamente nera a maturazione, ma mai nero-violacea come il tartufo nero pregiato. Essa è percorsa da venature miceliari bianche, molto grosse e distanziate tra di loro.
Profumo – è gradevole, ma molto meno intenso e persistente di quello del nero pregiato.