Tuber macrosporum Vitt.

Chiamato anche tartufo nero liscio

Il Tuber macrosporum Vittad. è una specie poco diffusa, sia in Provincia di Brescia, che in tutto il territorio nazionale. Questo fungo, data la raccolta limitata, è raramente commercializzato come specie propria, ma più generalmente mescolato e venduto con altre specie meno pregiate, tra le quali primeggiano il Tuber aestivum ed il Tuber uncinatum che maturano negli stessi periodi.

Ritrovamenti nel Bresciano.
I primi ritrovamenti nel Bresciano sono avvenuti nel comune di Salò, durante le ricerche svolte nel comprensorio della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano. In seguito, varie raccolte sono state fatte nel corso di ricerche nei venticinque Comuni della Comunità Montana Valle Sabbia.

L’esposizione al sole accertata è stata quasi esclusivamente a nord, sia per le stazioni poste ad altitudini inferiori ai 130 metri, del comune di Salò, che per quelle superiori ai 950 metri, del Comune di Capovalle. Le stazioni, dove sono stati raccolti i corpi fruttiferi, sono formate prevalentemente da boschi di nocciolo (C. avellana L.) e carpino nero (O. carpinifolia Scop.), con una copertura arbustiva che raggiunge il cento per cento. Il periodo di maturazione va da giugno a dicembre. In base al Regolamento Regionale, la raccolta è permessa dal 1° settembre al 31 dicembre.

Carpofori – di forma globosa, bitorzoluta, generalmente a gruppi, di piccole dimensioni che non superano mai quelle di un uovo di gallina.
Peridio – inizialmente di colore rossastro, diventa bruno-nerastro a maturazione avvenuta. Le verruche sono minute, appena percepibili al tatto.
Gleba – inizialmente bianco-grigiastra, poi bruno-purpurea con numerose venature chiare.
Profumo – caratteristico, debolmente aglia ceo,  richiama inequivocabilmente quello del tartufo bianco pregiato.