Tuber melanosporum Vitt.

Chiamato anche tartufo nero pregiato di Norcia o di Spoleto

Il Tuber melanosporum è, senza alcun dubbio, il tartufo più conosciuto e studiato in tutto il globo. Studi e ricerche sulla biologia e sull’ecologia di questo fungo, sono stati fatti sia da ricercatori italiani, quali Ceruti, Fontana, Fasolo Bonfante, Gregori, Bencivenga, Pacioni, Pallenzona, che francesi, come Poitou, Chevalier, Delmas, ecc. Il tartufo nero pregiato è presente in diversi paesi europei, ma le nazioni dove è diffuso maggiormente sono: Francia, Italia e Spagna.

Il Tuber melanosporum è un fungo a maturazione invernale (in base al Regolamento Regionale la raccolta è permessa dal 15 novembre al 15 marzo). Il suo areale di crescita e raccolta è, pertanto, limitato a territori dove le temperature generalmente scendono di rado sotto i quattro-cinque gradi. Il Tuber melanosporum si associa preferibilmente alla roverella, al carpino nero, al leccio, al nocciolo, meno frequentemente al tiglio, ed è stato raccolto allo stato naturale ad un’altitudine massima di metri 650. Le stazioni  naturali sono spesso localizzate sui crinali dei dossi,  nei terrazzamenti dei terreni, o ai bordi dei boschi, e sono quasi  sempre rivolte verso sud.

Dove cresce il tartufo nero pregiato, attorno alla pianta simbionte, si formano i caratteristici pianelli, con la mancanza della vegetazione erbacea. Ciò è dovuto all’azione fitotossica ed antibiotica esercitata dal micelio fungino, che, con la secrezione della marasmina, inibisce la crescita della vegetazione erbacea.

l Tuber melanosporum è una specie coltivabile con successo; questo, se si rispettano scrupolosamente le sue esigenze ecologiche. Con questo tartufo non è difficile, infatti, ottenere piante ben micorrizate, data la buona germinabilità delle sue spore.

Carpofori – si possono raccogliere dalle dimensione di una nocciola a quelle di una grossa arancia. Raramente si sono raccolti dal peso di oltre 500 grammi. La forma è generalmente rotondeggiante, ma spesso è anche lobata, bitorzoluta, questo, quando cresce nei terreni ricchi di scheletro.
Peridio – è inizialmente rossastro, quindi nero,  nero –  ferruginoso con verruche piccole depresse alla base.
Gleba – varia di colore al variare del grado di maturazione; inizialmente bianca, poi bruno-grigiastra, infine nero-violacea con venature bianche fini, a completa maturazione.
Profumo – tipico, molto gradevole, armonioso.